“La dignità della persona non si riduce mai alle sue facoltà o capacità, e non viene meno quando la persona stessa è debole, invalida e bisognosa di aiuto.”
“Abbiamo la tendenza ad attribuire ad altri le nostre percezioni e convinzioni, aspettandoci da loro esattamente le nostre azioni e reazioni.”
“Chiamami Alba quando l’alba è in cielo,chiamami Sera quando il ciel s’addorme.Non separar le mie terrene formedall’albero, dal musco, dallo stelo.”
“Io non odio i miei simili, anche quando sono tediosi, petulanti e cercano di barare a Poker. Li reputo solamente materiale umano, e colui che trova in ciò motivo di sdegno e rabbia è solo un fesso per aver sperato di meglio!”
“E l’antica amicizia,la gioiad’esser cane e d’esser uomotramutatain un solo animaleche cammina muovendosei zampee una codacon rugiada.”
“Chiudere ogni tanto le porte e le finestre della coscienza, non farsi molestare dal fracasso e dalla lotta con cui il mondoocculto degli organi al nostro servizio manifesta la sua collaborazione e opposizione; un po’ di tranquillità, un po’ di tabula rasa della coscienza, per fare ancora spazio a qualcosa di nuovo, soprattutto a funzioni e funzionari più nobili, per governare, prevedere, ordinare (dato che il nostro organismo ha una struttura oligarchica) – questo è il vantaggio – come si è detto – di una dimenticanza attiva, simile a un guardaportone, un custode dell’ordine spirituale, della tranquillità, dell’etichetta: per cui si dovrà immediatamente stabilire in quale misura nessuna felicità, nessuna serenità, nessuna speranza, nessun orgoglio, nessun presente sia possibile senza smemoratezza.”