“È stato detto, che il più pazzo popolo del mondo sarebbe un popolo di savi, come il più cattivo esercito sarebbe un esercito di capitani.”
“La pazzia non è perdita astratta della ragione – né secondo il lato dell’intelligenza, né secondo quello della volontà e della sua imputabilità –, bensì è soltanto disordine interno, soltanto contraddizione entro la ragione stessa, la quale è ancora data; analogamente, la malattia fisica non è perdita astratta, cioè totale, della sanità (una perdita di questo tipo sarebbe la morte), bensì una contraddizione entro la sanità stessa. ”
“Quando l’uomo abbandona il sensibile, la sua anima diviene come demente. In marcia verso Dio, l’uomo è più che mai esposto alla follia, e che cos’è per lui il porto di verità verso il quale la grazia infine lo spinge, se non un abisso di sragione? La saggezza di Dio, quando se ne può scorgere lo splendore, non è una ragione a lungo velata, ma una profondità smisurata. Il segreto conserva in essa tutte le dimensioni del segreto, la contraddizione non cessa di contraddirsi sempre, sotto il segno della contraddizione principale che esige che il centro stesso della saggezza sia la vertigine di ogni follia. Signore, il tuo disegno è un abisso troppo profondo.”
“Ciò che ci spaventa di più è un folle nelle sue conversazioni ragionevoli.”
“Amici e vicini, le tasse sono davvero molto onerose, e se quelle previste dal governo fossero le uniche che dobbiamo pagare, si potrebbero assolvere con facilità; ma ne abbiamo molte altre, e molto più gravose per qualcuno di noi. Siamo tassati due volte tanto dalla nostra pigrizia, tre volte tanto dal nostro orgoglio, e quattro volte tanto dalla nostra follia; e da queste tasse i commissari non possono alleviarci o agevolarci con delle riduzioni.”
“Il silenzio non è sempre segno di saggezza, ma blaterare è sempre un marchio di follia.”