“Partire è un po’ morire rispetto a ciò che si ama perché lasciamo un po’ di noi stessi in ogni luogo e in ogni istante. È un dolore sottile e definitivo come l’ultimo verso di un poema. Si parte come per gioco prima del viaggio estremo e, in ogni addio, seminiamo un po’ della nostra anima.”
“In casi di partenze improvvise non ci si portano dietro né l’opera immortale né il romanzetto d’evasione, per la semplice ragione che la carta pesa.”
“Cos’è quella sensazione che si prova quando ci si allontana in macchina dalle persone e le si vede recedere nella pianura fino a diventare macchioline e disperdersi? – è il mondo troppo grande che ci sovrasta, è l’addio. Ma intanto ci si proietta in avanti verso una nuova folle avventura sotto il cielo.”
“Non è di morire che ho paura. Ho paura di domani... Ho paura di vederti salpare sapendo che non tornerai più... Prima che tu arrivassi a Sparta, io non esistevo.”
“- Tu hai solo paura che se resti cambierai idea!- Io ho solo paura che se resto diventerò pazza!”
“Il luogo a cui anela la nostalgia dell’uomo ha cessato di esistere nell’attimo stesso in cui gli ha voltato le spalle.”