“Mi sento come un cane che un veterinario ha visitato troppe volte.”
“Mentre acceleravo ancora il passo per uscire dal mercato, con la consapevolezza che non avrei mai potuto, in questo mondo, sperare nel perdono, ho sentito il serpente nero che prendeva vita guizzando sulla mia pelle.”
“Era senz’altro la pazzia di un assassino, la mia, però mi ha lasciato addosso delle sensazioni che non sono paragonabili a nient’altro.”
“Ho puntato il mitra sulla colonna e ho scaricato il resto del caricatore senza fermarmi un attimo, quasi euforico. Sentivo ogni colpo addosso alla pelle, era come se a ogni esplosione l’aria mi stesse schiacciando un punto preciso della testa.”
“Il terreno era caldo, sembrava quasi bollente: attraverso il giubbotto lo sentivo vibrare a ogni esplosione. Così il sonno mi stava prendendo, e guardando il cielo stellato sentivo una pungente sensazione di paura e debolezza: perché non riuscivo più a capire se le stelle che vedevo lassù in alto erano vere, o se erano solamente delle pallottole infuocate che mi sarebbero cadute addosso. Mi domandavo cosa potevano essere quelle luci, e nel dubbio mi sono addormentato: ero troppo stanco, così stanco che mi sarei lasciato ammazzare dalle stelle che confondevo con il piombo infuocato che cadeva sopra di me senza pietà.”
“Quando mi comporto bene, mi sento bene; quando mi comporto male, mi sento male, e questa è la mia religione.”