“Sparire significa che l’altro non può trovarti.”
“Io sono originario dello Iowa. Mi ci è voluto un sacco di tempo per capire che eravamo liberi di andarcene.”
“Le strade, le vie, persino i sentieri campestri sono ingombri di carri, carretti e biciclette; costellati di fagotti, di valigie, di borse, di secchi e di persone impaurite che si aggirano sgomente in qua e in là. Chi scappa verso oriente, chi a occidente, a nord, a sud. Scappano in tutte le direzioni, girano a vuoto, cadono esauste, si addormentano dove capita; dopo un attimo di riposo, racimolano le forze e riprendono il loro confuso e interminabileviaggio.”
“È notte, ho sonno, ma non mi lasciano dormire: bisogna andare avanti, bisogna scappare. Dove, non so. Capisco però che la fuga è diventata una necessità perentoria, una nuova forma di vita praticata da tutti. ”
“In amore non ho mai visto che colui che fuggiva non riportasse vittoria.”
“Un giovane, fattosi monaco senza vocazione, decise una sera di fuggire dal convento. Calatosi dalla finestra della sua cella in piena notte, ebbe la fortuna di vedere un cammelliere vagare nei paraggi.- Presto, conducimi ad Alessandria! Ti pagherò bene! – gli fece salendo in groppa all’animale.Giunto finalmente in città, chiese al cammelliere:- Quanti denari ti debbo?Rispose il cammelliere:- Non mi devi niente. Ha già pagato abbondantemente il tuo priore.”