“La morte, il più atroce di tutti i mali, non esiste per noi. Quando noi viviamo la morte non c'è, e quando c'è lei non ci siamo noi. Non è nulla né per i vivi né per i morti. Per i vivi non c'è, i morti non sono più. Invece la gente ora fugge la morte come il peggior male, ora la invoca come requie ai mali che vive.”

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Tratto dal Book Lettera a Meneceo (o Lettera sulla felicità)

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Nato 341 a.C. a Samo
Morto 270 a.C.

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