“I meccanismi che possono attivare un cambiamento di modello sono l'errore, il caso e l'umorismo.”
“Più in alto arrivi, maggiori sono gli errori che ti viene concesso di commettere. Una volta in cima, gli sbagli commessi saranno considerati parte del tuo stile.”
Spesso ripetiamo gli stessi errori un gran numero di volte senza che ce ne rendiamo conto. Le soluzioni già trovate per i nostri problemi del passato spesso sono dimenticate oppure le soluzioni già trovate dai colleghi ai nostri stessi problemi a volte non sono nemmeno considerate come possibile alternativa. Non si considera mai abbastanza il valore che può essere generato dallo scambio di esperienze e punti di vista di persone provenienti da enti e reparti diversi, che altrimenti si parlano solo a pranzo o alla macchinetta del caffè, ma solo per lamentarsi di questo o di quello. Non vi è nessuna preoccupazione di mettere a disposizione in maniera strutturata ciò che si è imparato strada facendo, per evitare che lo stesso problema riaccada a me o ad altri. Ognuno detiene i propri “segreti” e spesso questi segreti sono così ben custoditi che vengono dimenticati da noi stessi, salvo poi emergere all’improvviso in un problema o in un conflitto, facendoci pensare “eppure lo sapevo...”, a volte esclamando “lo avevo detto io...”.
“Gli errori commessi usando dati inadeguati sono molto minori di quelli fatti senza usare nessun dato.”
“Non ci sono errori. Gli eventi che portiamo su noi stessi, non importa quanto spiacevoli, sono necessari per poter imparare ciò che abbiamo bisogno di imparare; qualunque passo compiamo, è necessario per raggiungere i luoghi dove abbiamo scelto di andare.”
“Non esiste la verità originaria, soltanto l'errore originario.”