“Saper mettere in armonia i propri bisogni e le proprie capacità, significa aver trovato la fonte più feconda di ricchezze e di felicità.”
“Come lo facciamo questo carcere? I muri come li farebbe, lei? Alti, molto alti, ci avrei scommesso. Ma i muri bisogna farli bassi, prima di tutto per economia e poi per dare aria ai detenuti. I detenuti hanno bisogno di ossigeno, date ossigeno al detenuto, perché il detenuto ossigenato rende il doppio. Avete paura che evada? Ah, la solita storia... ma finiamola con queste maldicenze! Il detenuto è un galantuomo, ma trattatelo bene: dategli da mangiare, da bere e altri vizietti e il detenuto non se ne andrà neanche con le cannonate. E abolite il muro divisorio tra il reparto maschile e quello femminile. Se anche dovesse scapparci un carceratino, credete a me, non guasta, incrementiamo la demografia carceraria.”
“Questa è la civiltà: hai tutto quello che vuoi quando non ti serve.”
“Quando non si hanno più bisogni, i desideri ne prendono il posto.”
“Lasciate al soggetto la possibilità di sbagliare. È sui feedback correttivi dell’errore che si può costruire l’apprendimento. Creando paura di sbagliare si inibisce l’apprendimento.”
“I soggetti che ricevono un feedback prestativo e che possono monitorare i propri progressi, si divertono maggiormente e sono motivati a impegnarsi di più.”