A volte, penso che saprei scrivere, che saprei descrivere, ma subito divento così stanca e penso: perché tante parole? Vorrei che ogni parola che possa capitarmi di scrivere fosse una nascita, realmente una nascita, che nessuna fosse innaturale, che ogni parola fosse una necessità, altrimenti non ha alcun senso. Per questo, non saprò mai vivere della “scrittura”, ma avrò sempre bisogno di un mestiere per guadagnarmi il pane. Ogni parola deve nascere da una necessità interiore, scrivere non può essere qualcos’altro.
“L’anima è bianca e per mostrarsi deve diventare nera come l’inchiostro. E quando te la vedi lì, nera, la riconosci, la leggi, la guardi, come quando ti guardi allo specchio e poi... e poi la regali.”
“C'è un'arte di leggere, come un'arte di pensare e un'arte di scrivere.”
“Gli adulti sono troppo seri per me. Non sanno ridere. Meglio scrivere per i bambini, è l'unico modo per divertire anche me stesso.”
“Quando non ho voglia di disegnare ho voglia di scrivere, quando non ho voglia di scrivere e non ho voglia di disegnare ho voglia di viaggiare.”
“Si chiama penna. È come una stampante, collegata direttamente al mio cervello.”