“Uno passa la vita a farsi dire che prima è troppo giovane, poi dopo diventa troppo vecchio... Ci sarà una fase centrale in cui uno deve correre, no?”
“Occupazioni inutili e conversazioni sempre uguali si portano via la parte migliore del tempo, le forze migliori, e alla fine rimane una vita mutila, senz’ali, una nullità dalla quale non si può fuggire, evadere, come se si fosse in un manicomio o in una squadra di condannati ai lavori forzati!”
“Fa impressione chiamare i vivi con il nome dei morti e fa impressione pronunciare il nome di un morto e sentire un vivo che te risponde.”
“La vita è questo, una scheggia di luce che finisce nella notte.”
“Viaggiare, è proprio utile, fa lavorare l'immaginazione. Tutto il resto è delusione e fatica. Il viaggio che ci è dato è interamente immaginario. Ecco la sua forza. Va dalla vita alla morte. Uomini, bestie, città e cose, è tutto inventato. È un romanzo, nient'altro che una storia fittizia. Lo dice Littré, lui non sbaglia mai. E poi in ogni caso tutti possono fare altrettanto. Basta chiudere gli occhi. È dall'altra parte della vita.”
“Quando avrai nominato la vita, tutti gli altri possibili carnefici possono restare anonimi.”