“È il dì dei Morti, allegri!Sotto le pergole si balla,si ride e si tracanna;passano i tram neri, di quelli che tornano a casa,per mangiare e sbevazzare:ceci e tempia di maiale...allegri, figlioli, che siamo fottuti!”
“La morte mi deve scambiare per qualcun altro.”
“La nascita fu la sua morte.”
“Mio Dio, come rimangono soli i morti!”
“Le lacrime più amare sparse sopra le tombe sono per le parole non dette e le azioni non fatte.”
“È vero, non puoi portare i soldi con te quando sarai morto, ma dopotutto, non è quello il luogo dove possono tornarti utili.”