“Gli scrittori sono spesso impudichi. Della loro vita fanno materia di narrazione e non possono esimersi dall’inseguire i personaggi del proprio passato.”
“Attraverso il me stesso di quell’età cerco d’immaginare cosa muova un giovane di oggi a esporsi in una lotta massicciamente diffamata e repressa come quella della Val di Susa. Una personagiovane di altre parti d’Italia va a mettere a repentaglio il nome, la faccia e la fedina penale per stare dalla parte dei No Tav della Val di Susa. Forse a questa persona non serve nessun Orwell che le racconti una grande lotta di popolo. Le basta sapere che esiste una volontà di resistenza civile, popolare, per unirsi. Ma se ci fosse nella sua occasione di lettura un Orwell di oggi che la inneschi, vorrei essere io.”
“Gli insorti del ghetto cercavano di mettere in salvo i poeti, gli scrittori. Così fanno gli alberi circondati dalle fiamme: scaraventano lontano i loro semi. I poeti, gli scrittori erano i semi della loro pianta e avrebbero innalzato a canto la testimonianza.”
“Uno scrittore ha in sorte una piccola voce pubblica. Può usarla per fare qualcosa di più della promozione delle sue opere. Suo ambito è la parola, allora gli spetta il compito di proteggere il diritto di tutti a esprimere la propria. Tra i tutti comprendo in prima fila i muti, gli ammutoliti, i detenuti, i diffamati da organi d’informazione, gli analfabeti e chi, da nuovo residente, conosce poco e male la lingua.”
“Io credo che Saviano abbia grandimeriti ma anche un grande limite: sta innamorandosi del suo personaggio e della sua immagine. In qualche momento sembra che abbia bisogno di inventarsela, la camorra, anche dove non c'è, altrimenti rimane disoccupato.”
“Tolstoi, vegetarianoostinato, incapace di assaggiare un briciolo delle carni che si servivano in tavola e che egli chiamava «pezzi di cadaveri», alle volte, spinto dalla fame che il magro regime non acchetava, si levava di notte, andava nella sala da pranzo e mangiava nascostamente le fette di arrosto e le ale di pollo avanzate.”