“L’icona è sottratta a qualsiasi interpretazione soggettiva, rinuncia in larga misura alla spazialità e alla plasticità della pittura ellenistica, ricerca la bidimensionalità, che non deriva, come talvolta si legge, dall’incapacità di usare la prospettiva, ma dal fatto che la figura dell’icona non appartiene più alla sfera della percezione sensoriale, si affaccia per così dire dall’eternità nella nostra dimensione temporale. Anche l’uso dei colori è rigidamente definito, come l’abbigliamento dei personaggi e i simboli. Il pittore non decide niente, tutto è già previsto, deve solo pronunciare una preghiera mentre prepara i colori e li stende sul pannello.”
“I ritratti mettono in serio pericolo l’osservatore, perché lo inducono a immaginare qualsiasi tipo di storia.”
“La tesi da sviluppare è, qualsiasi sia il nostro temperamento o capacità di fronte alla natura, riprodurre ciò che vediamo, dimenticando tutto quello che c'è stato prima di noi. Il che, penso, permette all'artista di esprimere tutta la sua personalità, grande o piccola.”
“Il pittore dà un’anima ad una forma, il poeta invece dà una forma ad un sentimento e ad un’idea.”
“Lo studio dei ritratti di famiglia è sufficiente per convertire un uomo alla dottrina della reincarnazione.”
“Forse Dio mi fa dipingere per quelli che nasceranno.”