“Viviamo in un mondosordomuto di vite blindate, dove ogni incontro ha il sapore di un miracolo. Negli anni, mesi o istanti in cui vive, l’incontro si alimenta di questo: di comunicazione. Non di parole, non è quello: vive di sintonia. Come con le manopole della radio: bisogna aggiustare la ricezione, trovare la lunghezza d’onda dell’altro e finalmente sentire. Sfiorare anche solo un momento la meraviglia dell’unisono: un solo suono, lo stesso suono, un suono così chiaro.”
“È così che ci muoviamo negli stessi posti in momenti diversi e malgrado la distanza degli anni, finiamo coll’incontrarci.”
“Aveva spesso sognato, nel profondo di certi pomeriggi di solitudine, che il telefono suonasse e che una voce dolce gli desse appuntamento. Si ricordava il titolo di un romanzo che aveva letto: Le Temps des rencontres, il tempo degli incontri. Forse per lui quel tempo non era ancora finito. Ma la voce di poco prima non gli aveva ispirato fiducia.”
“Ci aspettavamo all'uscita dei rispettivi appuntamenti, assaporando l'attesa che precede il momento in cui ci saremmo visti di nuovo.”
“- Stella Solitaria: Finalmente alla fine ci incontriamo per la prima volta ma sarà anche l'ultima! Finalmente alla fine l'ultima... ah!- Lord Casco: Prima che tu muoia c'è una cosa che dovresti sapere di noi due, Stella Solitaria.- Stella Solitaria: Che cosa?- Lord Casco: Sono stato il primo compagno di stanza del cugino del nipote del fratello di tuo padre!- Stella Solitaria: Che comporta per noi?- Lord Casco: Assolutamente niente!”
“Incastrarsi, ovvero avere due forme non solo compatibili, ma anche complementari: due pezzi diversi, cioè, che uniti fanno una cosa nuova.”