“Ci si può domandare: cosa sarebbe l'uomo senza gli animali? Ma non il contrario: cosa sarebbero gli animali senza l'uomo?”
“Occuparsi di uno zoo è la cosa peggiore che possa capitare a un gestore d’albergo. Pensateci: i clienti non lasciano mai le camere; e non si accontentano di dormire, pretendono la pensione completa; ricevono di continuo frotte di visitatori, molti dei quali rumorosi e indisciplinati. Per pulire le camere bisogna aspettare che gli ospiti se ne vadano sul balcone – se così possiamo definirlo – e per pulire i balconi bisogna aspettare che siano stufi del panorama e rientrino in camera; e quanto c’è da pulire! Ogni cliente è particolarmente esigente in fatto di cibo, si lamenta di continuo del servizio e non lascia mai – dico mai! – la mancia. Per dirla tutta, molti di loro sono pervertiti: repressi cronici soggetti a esplosioni di incontrollata libidine, o viziosi del tutto privi di inibizioni. In entrambi i casi danno regolarmente bella mostra di sé in osceni episodi orgiastici o incestuosi a beneficio dello staff. Mettetevi nei panni di un albergatore: vorreste dei clienti così?”
“Gli uomini riconosceranno che vi è fra tutte le creature un rapporto ed un'obbligazione vicendevole ed estenderanno, senza sforzo, a tutti gli esseri viventi quei sensi di carità e di giustizia, che ora considerano come dovuti soltanto agli uomini.”
“Quand'ero bambino, avevo un'anatra che sembrava convinta che io fossi sua madre. Mi seguiva dappertutto. Quando andammo in vacanza, un vicino si offrì di pensarci lui. Al nostro ritorno, mi precipitai a chiedergli se la nostra anatra era stata buona. «Squisita», fu la risposta. Da quel giorno sono sempre stato un vegetariano. Non riesco a mangiare niente che abbia occhi. Il loro rimprovero è troppo severo.”
“Il salmone è un animale talmente complesso che si è radicato a fondo nella psicheumana, soprattutto nelle regioni in cui è più diffuso. Nella cultura di molte popolazioni indigene del Canada e del Nordovest del Pacifico ci sono canzoni, danze, arti visive e leggende basate sulla vita dei salmoni. Ma questo affetto non è reciproco. A differenza di cani e gatti, nella cui psiche noi compariamo in milioni di modi, è improbabile che un salmone abbia mai pensato con gioia agli esseri umani; da quanto mi risulta, i salmoni non vogliono avere nulla a che fare con noi, e ne hanno ben donde.”
“Eppure, quando parlo con gli allevatori per sapere come trattano i loro animali, mi succede sempre una cosa strana: mentre l'opinione pubblica e la ricerca scientifica riconoscono che gli animali d'allevamento soffrono, chi di questi animali è responsabile tende a negarlo.”