“- Marcello: Beh, dobbiamo ancora decidere la bandiera, la moneta unica e l'inno nazionale.- Tamara: Ma perché non se famo scrive' l'inno da Fedez?- Danilo: Fedez? Ma che è... n'arabo?!”
“- Giacinto: Non hai manco detto come ti chiami.- Iside: Iside. Dice che è un nome antico..- Giacinto: Eh, pure a me hanno messo il nome di mio nonno!”
“- Chi è Marisa?- Marino : Eh... è la mia...- No, Marisa è la mamma!- Marino: La mamma?- Il bisogno della mamma che lei probabilmente avrà perduto giovanissima...- Marino: 86 anni.- Ecco, vede?”
“Ah! Sei Simoni, io avevo capito Simoni.”
“Quando ci troviamo di fronte a qualcosa che altrimenti apparirebbe incomprensibile, ci aggrappiamo al nome che gli è stato dato, e questo ci dà l'illusione di avere la conoscenza di ciò che osserviamo.”
“Il mio nome pronunciato da lui, con la sua voce roca e fonda, il mio nome che nasceva dalla sua pancia e passava attraverso la sua gola era il più bello del mondo, infondeva coraggio alla mia misera persona, scivolava dentro di me e mi definiva, mi dava luogo e tempo, e un’origine certa.”