“Io posso salvare noi oggi, tu puoi salvare il mondo!”
“Credo che il lavoro dell’erba non sia da meno di quello delle stelle nel loro cammino.”
“Tutto questo ingoio, ha un buon sapore, mi piace, diventa mio, Io sono l’uomo, ho sofferto, ero lì.”
“Passanti mi interrogano e mi circondano, La gente che incontro – l’effetto che hanno su di me i primi anni della mia vita, il quartiere, la città in cui vivo e la nazione, Le ultime notizie, scoperte, invenzioni, società, autorivecchi e nuovi, La mia cena, abiti, conoscenti, la moda, il lavoro, i complimenti, i doveri, L’indifferenzareale o presunta di qualche uomo o donna che amo, La malattia di uno dei miei, o di me stesso, o la malvagità, perdita o mancanza di denaro, depressioni o euforie, Mi raggiungono di notte e di giorno, e se ne vanno di nuovo, Ma non sono il mio vero Io. Separato da ciò che tira e trascina sta ciò che io sono, E sta divertito, compiaciuto, compassionevole, pigro, unitario, Guarda verso il basso, sta eretto, piega un braccio in un fermo impalpabile gesto di riposo, China curioso la testa da un lato, per vedere ciò che accadrà in seguito, Sia dentro che fuori del gioco, guardando con attenzione e meraviglia.”
“Addio mia fantasia - (avevo qualcosa da dire,Ma non é ancora il momento - il meglio che chiunque debba dire,È quando è tempo e luogo - e quanto al significato mi tengo il mio fino alla fine).”
“Come mai ricavo forza dalla carne che mangio?”