“Tutti coloro che scrivono pensieri o massime sono dei ciarlatani che gettano polvere negli occhi: non c'è niente di così facile che fare un libro in questo modo.”
“Per la sua stessa natura, il romanzo indica che noi diveniamo. Non esiste una soluzione definitiva. Non esiste la parola definitiva.”
“Non è strano come un libro diventi più spesso se viene letto e riletto di continuo? Come se, ogni volta, fra le pagine rimanesse attaccato qualcosa: sensazioni, pensieri, rumori, odori. E quando a distanza di anni lo riapri, ritrovi te stesso, un po’ più giovane, un po’ diverso, quasi il libro ti avesse conservato come un fiore, fatto seccare fra le pagine, un po’ estraneo e un po’ familiare.”
“Ogni libro deve cominciare con una pagina vuota. Meglio se scura, rosso scuro, blu scuro, a seconda del colore della copertina. Quando apri un libro, è come se fossi a teatro. Il sipario copre il palcoscenico. Tu lo tiri da parte e ha inizio la rappresentazione.”
“Farepoesia significa pizzicare le corde del cuore, e farne con esse una musica.”
“Dal momento che sono scritte, le tue parole sono i tuoi gesti.”