“Io non scrivo libri lunghi; lo lascio fare a chi non ha niente da dire.”
“Che altri si vantino delle pagine che hanno scritto; io sono orgoglioso di quelle che ho letto.”
“Scrivere non è niente più di un sogno che porta consiglio.”
“I miei libri (che non sanno che io esisto), sono parte di me come questo viso, dalle tempie grigie e dagli occhi grigi, che cerco vanamente nei cristalli, e che percorro con la mano concava. Non senza una certa logicaamarezza, penso che le parole essenziali, che mi esprimono sono in quelle pagine, che non sanno chi sono io, non in quelle che ho scritto. Meglio così. Le voci dei morti mi diranno per sempre.”
“Si vantino altri delle pagine che hanno scritto; quanto a me, m’inorgogliscono quelle che ho letto. La mia lettura è molto più importante della mia scrittura.”
“Io penso alla prima canzone che ho scritto... si chiamava 'Non riesco a non pensare a me.' È un piccolo pezzo illuminante, non è vero?”