“Io non uccido le mosche, ma mi piaceconfondere le loro menti. Le tengo in alto sui mappamondi. Loro si spaventano e gridano, ‘Whoo, sono troppo in alto’.”
“Abba Serafino, ogni volta che – durante le sue passeggiate – s’imbatteva in una mucca, le faceva un inchino. E a chi gliene chiedeva il perché rispondeva:- Perché è uno dei maggiori prodigi del Creato. Nessun sapiente e persino nessun santo è mai riuscito in ciò che essa fa con tanta naturalezza: cambiare l’erba in latte.”
“- Abba, abba! – fa il giovanemonaco erborista al suo priore – Ho finalmente trovato una polvere contro le pulci che ci tormentano.- Le uccide a colpo sicuro?- Molto meglio. Dà loro un tremendo prurito che le costringe a grattarsi a loro volta.”
“Durante la visita ad un monastero, il monaco portinaio insiste perché il visitatore accetti in regalo un bel cane.- Lo prenderò volentieri – gli dice l’ospite – se tu, fratello, mi assicuri che è un canefedele.- Fedele? Come può non esserlo un cane allevato nel nostro monastero? Pensa: l’ho regalato già tre volte e per tre volte è ritornato da noi.”
“Fare le fusa è come sorridere ad alta voce.”
“Potrebbe essere che la più grande divisione al mondo non sia tra gli uomini e le donne ma tra persone che amano i gatti e persone che amano i cani.”