“- Dimmi cosa ti piace delle montagne.- Mi piace l'assoluta semplicità, ecco cosa mi piace. Quando sei in scalata la tua mente è sgombra, libera da qualsiasi confusione: sei concentrato e, ad un tratto, la luce diventa più nitida, i suoni sono più ricchi e tu sei invaso dalla profonda, potente presenza della vita.”
Guardo gli arbusti, le zolle di terra che pendono dalle loro radici, e trattengo il respiro, mentre il mio cervello registra il termine “rosa”. Sto per mettermi a strillareparolecrudeli contro Peeta, quando mi rendo conto del nome completo della pianta. Non semplicemente rosa, ma “prima rosa”, primrose, la “primula”. Lo stesso nome di mia sorella.
“Là in fondo al prato, nel folto celato c’è un manto di foglie di luna illuminato. Scorda le angustie, le pene abbandona. Quando verrà mattina, spariranno a una a una. Qui sei al sicuro, qui sei al calduccio, qui le margherite ti proteggono da ogni cruccio.”
“Il sole splendeva a tal punto da accecarmi, i candidi gabbiani che si rincorrevano in lontananza sembravano sfiorarmi il viso con le ali, il mite mormorio delle onde sulla battigia era come un tuono dentro alle mie orecchie.”
“Tutto quello che un musicista può fare è essere vicino alle fonti della natura, e sentire così che è in comunione con le leggi naturali.”
“Fummo costretti ad innalzare per un attimo le nostre menti dalla routine della vita quotidiana ed a riconoscere la presenza di quelle possenti forze della natura che urlano contro l’uomo, attraverso le sbarre della sua civilizzazione, come belve feroci in una gabbia.”