“Ero un soldato semplice in Vietnam e cercavo di non incappare nel nemico.”
“Quella sensazione straordinaria – figlia di uno scontronotturno in cui non si riusciva a capire chi si aveva accanto, a un palmo dal naso, se un compagno o un nemico pronto a ucciderti – era legata a un’altra sensazione non meno straordinaria e inspiegabile riguardo al corso della battaglia: la sensazione che permette ai soldati di comprendere l’equilibrio delle forze in campo e di indovinare chi avrà la meglio.”
“A che cosa serve combattere? Un giorno guadagnano terreno, il giorno dopo devono indietreggiare. E intanto centinaia di ragazzi vengono massacrati!”
“-Per molti soldati questo sarebbe preferibile alla morte: avere l'opportunità di continuare a servire la patria.- Lei è stato molto tempo in battaglia signore? Qualunque soldato con cui ho combattuto direbbe che una morte basta e avanza.”
“- Cap. Miller: Jackson ti vorrei in cima a quel campanile.- Sold. Jackson: Sissignore!- Cap. Miller: Posso darti anche un po' di compagnia se ti serve.- Sold. Jackson: Sì Capitano, un po' di compagnia non fa mai male... Una calibro .30 con circa mille colpi dovrebbe bastare.”
“La verità più profonda della guerra è che la questione della battaglia viene solitamente decisa nelle menti degli opposti comandanti, non nei corpi dei loro uomini.”