“Lascio passare molto tempo tra un lavoro e l'altro, ma quando arriva il momento giusto non me lo lascio scappare.”
“Non importa quanto sia bella la fotografia del cinema, è la recitazione a raccontare la storia.”
“Nella vita come nell'arte, Totò era un signore, un vero principe. Ma recitava una parte anche quando faceva il generoso. Le sue mance da nababbo al ristorante sono rimaste famose, così come a Cinecittà tutti ricordano ancora i biglietti da mille che distribuiva con noncuranza.”
“Totò non era pratico di recitazione. D'altro canto, il pubblico delle riviste non era abituato a vedere sulla scena certi dinoccolamenti che erano il pezzo forte di Totò attore e mimo del varietà. ”
“Al cinema mi affascinano i perdenti, quindi mi piacerebbe vestire i panni di un personaggio quasi dimenticato e proprio per questo affascinante: Giovanni Rappazzo, il messinese che ha inventato il sonoro, rivoluzionando la cinematografia mondiale, ma che per mancanza di finanziamenti non riuscì a brevettare la sua scoperta, ripresa e sfruttata dagli americani.”
“Mantengo le distanze dal ruolo, conservo un approccio attoriale, perché non ho caratteristiche personali o una fisicità 'naturalmente comica'. Quindi ogni volta devo costruire il personaggio stando attento a non farne una macchietta.”