“I ragazziitaliani sono molli, sanno solo lamentarsi. Io penso invece che siano fragili, e di questa fragilità siamo responsabili anche noi, che abbiamo il doppio dei loro anni. Li abbiamo spinti a studiare e convinti a sognare. Quando ci siamo accorti che quel sogno avremmo dovuto contribuire a pagarlo, abbiamo detto: scusate, stavamo scherzando. Pensate alle resistenze alla riforma del mercato del lavoro. Difendere l’attuale situazione italiana – riempiendosi la bocca di belle parole, come sempre – vuol dire accettare una dicotomia unica in Europa: rigidità integrale contro precarietà totale. Traduzione: chi è dentro è dentro, chi è fuori è fuori. Accadeva anche nel Medioevo, durante un assedio. Ma gli assediati, dall’alto delle mura, gettavano olio bollente. Non sfottevano gli assedianti.”
“L'esitazione è una eccellente cosa per il giocatore. Se tu riesci ad esitare fino al momento in cui ti si chiuderanno gli sportelli sul naso, è tanto di guadagnato, perché, non giocando, non hai perduto.”
“Ignorando da dove vengo, incerto su dove vado.”
“Crescere comportava un precipizio di effetti sconosciuti.”
“A vent’anni, tutto quello che sai è che hai vent’anni. Il resto è una nebbia che si agita intorno a questo dato.”
“Mi sento come se volessi uccidere qualcuno, ma allo stesso tempo vorrei dei morbidi prezel.”