“Il giovane Holden si chiedeva: dove vanno le anatre di Central Park? Io mi domando: dove finiscono le biro di casa mia?”
“Quando trovo in un libro una frase o un verso che per qualche ragione mi colpiscono e mi dannoemozione li trascrivo su un quadernetto. Ne ho già riempiti quattro e penso che siano troppi perché le parole e le frasi poetiche che veramente ti toccano nel profondo non possono che esser poche.”
“Non scrivete mai sotto dittatura e sotto dettatura.”
“Prima consiglio: guardarsi anzitutto dall'acquistare troppi libri. Vi sono molti i quali, credendo di figurare quali studiosi e dotti tengono più alla quantità che alla qualità senza neppure accorgersi che gli estremi si toccano e che il troppo e il nulla si equivalgono.”
“Se uno mi viene a dire che dei libri non si cura affatto, e non sa che farsene, e non ne tiene, io rispondo senz’altro con la massima sicurezza che è una bestia.”
“Le virgolette non sono spesso altro che un pigropretesto per mezzo del quale l'autorecerca di addossare al cattivo gusto dei suoi contemporanei la responsabilità per una banalità che gli sfuggì dalla penna o che non seppe sostituire con un'idea migliore.”