“- John: Ho fatto un tale sogno stanotte, fluttuavo sopra gli alberi con le mie labbra unite ad una bellissima figura.- Fanny: Di chi erano le labbra? Erano le mie labbra?”
“- Romeo: Se io profano con la mia mano indegna questo santuario è un peccato gentile... le mie labbra come due pellegrini chiedono la grazia di ripare la rude offesa con un dolce bacio.- Juliet: Buon pellegrino non disprezzare la tua mano che ha dimostrato solo devozione... Perché i santi hanno mani che i pellegrini toccano con le mani, ma palmo contro palmo, questo è il bacio dei santi.- Romeo: I santi non hanno labbra come le hanno i pellegrini?- Juliet: Sì pellegrino, ma servono solo per pregare!- Romeo: Allora mia santa concedi che le labbra preghino come le mani, o la fede diventa disperazione!- Juliet: I santi non si muovono, ascoltano chi prega, nient'altro!- Romeo: E tu non muoverti mentre mi esaudisco da solo...[...] Dalle mie labbra le tue labbra hanno tolto il peccato!- Juliet: E le mie lo hanno avuto dalle tue...- Romeo: Lo hai avuto dalle mie labbra!? Che incoraggiamento soave... Allora rendimi il mio peccato!”
“Piovete, baci, onnipotente arcanamelodia che accompagna e che consolail piantoeterno della razzaumana.”
“Ci sono amori che non si ricordanoe baci che non si dimenticano.”
“I baci non sono anticipo d’altre tenerezze, sono il punto più alto. Dalla loro sommità si può scendere nelle braccia, nella spinta dei fianchi, ma è trascinamento. Solo i baci sono buoni come le guance del pesce. Noi due avevamo l’esca sulle labbra, abboccavamo insieme.”
“E le restituivo un bacio all’attaccatura dei capelli in cima alla fronte, e nelle palme messe alle sue tempie sentivo battere i colpi della sua vita di dentro. Battono i colpi del tuo sangue nelle mie mani, in questa folla io sono tuo, ma così tuo, che non potrò più essere di nessuno.”