“Non è detto che solo perché si sono accumulati tanti ricordi si possa star tranquilli, né che si vivrà a lungo. Però, in fondo, questo non lo sa nessuno comunque. Ma se si accumulano tanti ricordi, si diventa sicuramente capaci di pensare con la propria testa. Anche se si deve morire, si muore con la propria testa.”
“In fondo si inventa soltanto con il ricordo.”
“Non si viaggia per viaggiare, ma per aver viaggiato.”
“Ritorna spesso e prendimio sensazione amata, ritorna e prendimiquando la memoria del corpo si ridestae l'antico desiderio di nuovo scorre nel sangue,quando le labbra e la pelle ricordano la carnee alle mani pare ancora di toccare.Ritorna spesso e prendimi, la notte,quando le labbra e la pelle ricordano la carne.”
“E se non posso dire del mio amorese non parlo dei tuoi capelli,delle tue labbra, degli occhi,serbo però nell'anima il tuo viso,il suono della voce nel cervello,i giorni di settembre che mi sorgono in sogno:e dan forma e colore a parolee frasi qualunque tema io tratti,qualunque idea io dica.”
“Che cosa sono i ricordi? Si domandò Oki. Che cos’era quel passato che gli appariva così prossimo? Quando Otoko si era trasferita a Kyoto con la madre, Oki si era detto che tutto era finito ormai. Ma la loro storia era davvero finita? Oki aveva continuato a tormentarsi per aver rovinato la vita di Otoko, impedendole di sposarsi e di avere figli. In tutti quegli anni lei, che era rimasta nubile, che cosa aveva pensato di lui? Oki non conosceva un’altra donna di carattere più forte. Che i ricordi fossero tanto vividi ancora oggi, non significava forse che la loro storia non era ancora finita del tutto? Non era la prova che Otoko aveva continuato a vivere e tuttora viveva dentro di lui?”