“A dormire accanto a qualcuno, vicino fino a diventare la sua ombra, si può finire col riprodurre dentro di sé la sua anima, con l’assorbirne tutte le tenebre.”
“Sono troppo stanca per dormire. Non chiuderò occhio.”
“Io non morirò mai nel sonno. Non dormo così bene.”
“Un contadino una volta mi disse che uno dei più grandi lussi della sua vita era svegliarsi presto solo per riaddormentarsi.”
“Poter addormentarsi quando si è stanchi e poter deporre un peso che si è portato per tanto tempo, è una delizia, è un fatto meraviglioso.”
Un altro nemico convinto dell’ozio era Thomas Edison, lo spietato promotore dell’etica del lavoro che inventò la lampadina perché la gente potesse lavorare tutta la notte. Fu lui a consentire la nascita di quella cosa orrenda che sono i turni di lavoro. Dopo Edison, le macchine non si sono più fermate. Nel vendere la propria immagine, Edison sosteneva di aver bisogno di tre o quattro ore di sonno a notte, ma, come racconta Stanley Coren, in realtà si concedeva pisolini a iosa. L’ingegnere croato Nikola Tesla, che lavorò con Edison, disse di lui: “Sebbene gli siano sufficienti quattro ore di sonno a notte, ha bisogno di fare due pisolini da tre ogni giorno”. Coren racconta anche l’episodio di Henry Ford (un altro nemico dell’ozio) che andò a far visita a Edison un pomeriggio e fu sorpreso di scoprire che il famoso nemico del sonno pisolava beato. Quando interrogò un assistente di Edison su quell’ipocrisia evidente, costui insistette: “Non è affatto vero che dorma tanto, è solo che sonnecchia parecchio”.