“Avevo la sensazione che la luce del mondo, la trasparenza delle ali delle libellule, la bellezza dei dolci giapponesi nel variare delle stagioni, il rosa pallido dei ciliegi lungo il fiume, la gioia di quando si sta per mangiare qualcosa di buono, il batticuore prima di partire per un viaggio... tutte queste cose ci venissero strappate via.”
“Si pensa a questa o quella persona, ci si domanda come starà, e all'improvviso si rammenta che essa non va più a passeggio per le strade, che la sua voce non risuona più nel coro generale, ma semplicemente è scomparsa per sempre dalla scena e giace sotto terra laggiù, fuori della città.”
“Fa male l’assenza? No. Fa male la perdita. Che è altro dall’assenza. La perdita sa cosa ha perso. L’assenza può essere un vago sentore, un’emozione senza corpo e senza suono di qualcosa che manca e che non ho, ma che non so cos’è.”
“È tipico dei vecchicondannare i più giovani. Ma è solo invidia delle cose perdute per sempre.”
“Esiste una cosa peggiore della morte e di qualsiasi sofferenza, la perdita della stima di sé.”
“Non è questa una aberrazione della memoria che ama solo ciò che perde? Proprio perché lo perde e ci fa languire di nostalgia per quegli stessi luoghi e quelle stesse persone che prima ci annoiavano profondamente? Non è sciocco tutto questo, non è prevedibile e volgare?”