“Se la qualità della società si potesse sostituire con la quantità, metterebbe conto vivere nel gran mondo: purtroppo invece cento imbecilli messi in un mucchio non danno ancora un uomointelligente.”
“Vero, la società dovrebbe salvarci dall'universo che ci ingoia. Ma cosa ci salva dalla società?”
“È questo non cambiamento del mondo nel cambiamento della società che la filosofia, senza eccessiva stupefazione, deve rispecchiare.”
“Nell'uomopolitico si incarna lo stato medio di una società - i vizi, le mediocrità, i difetti - come se egli ne assorbisse i mali alla maniera dei vecchi stregoni che succiano la ferita purulenta succhiandone anche il maleficio. Così i loro vizi, le turpitudini, il malaffare, sanno di qualcosa di diverso. È come se essi imbrigliassero tutto ciò che di turpe vi è in una convivenza e ne liberassero gli altri.”
“Noi proveniamo dalla società, ma è allontanandocene che prendono forma la nostra distinzione e una non ignobile virtù.”
“Fisicamente, non c'è nulla che distingua la societàumana dal cortile di una fattoria, a parte il fatto che i bambini procurano più guai e costano più delle galline e le donne non sono completamente schiavizzate come gli animali della fattoria.”