“La superstizione che tutte le nostre ore di lavoro siano una quantità che va a scapito della felicità nella vita, e che le ore di ozio vadano in vantaggio della stessa, è la dottrina più perniciosa e ridicola, e trova la sua più grande giustificazione dal nostro non prenderci sufficientedisturbo nel non compiere uno sforzo reale per rendere il lavoro quanto più piacevole possa essere.”