“Siamo imprigionati nel regno della vita come un marinaio sulla sua piccola barca, nell'oceano infinito.”
“Ma esiste una fame che è solo di cibo? Esiste una fame del ventre che non sia indizio di una fame più generalizzata? Per fame, intendo quel buco spaventoso di tutto l'essere, quel vuoto che attanaglia, quell'aspirazione non tanto all'utopica pienezza quanto alla semplice realtà: là dove non c'è niente, imploro che vi sia qualcosa.”
“Il dramma dei naufraghi dell'esistenza è che, invece di aprirsi agli altri, si ripiegano sulla propria sofferenza e non la lasciano più.”
“In realtà, passiamo il nostro tempo a lottare contro il terrore della vita. Per tentare di sfuggirgli, inventiamo definizioni: mi chiamo tizio, sgobbo per conto di caio, il mio lavoro consiste nel fare questo o quello. Sotterranea, l'angoscia avanza con il suo lavoro di trincea. La sua voce non si può completamente imbavagliare. Credi di chiamarti tizio, che il tuo lavoro consista in questo o quello ma al risveglio niente di tutto ciò esisteva. E può darsi che davvero non esista.”
“Ma la vita che non ha più fiducia in un altro essereumano e non forma più legami con la comunità politica non è più una forma di vitaumana.”
“Le nostre vite sono semplicemente tetri intervalli nella televisione del Padre Nostro.”