“Zefiro il prato di rugiada bagna,spargendolo di mille vaghi odori.”
“La bufera gli sparò una fucilata sopra la testa, agitando le enormi lettere di uno striscione di tela: È POSSIBILE RINGIOVANIRE?”
“A che servono le ali se non puoi nemmeno sentire il vento sulla faccia?”
“Il vento, venendo in città da lontano, le porta doni inconsueti, di cui s'accorgono solo poche animesensibili, come i raffreddati del fieno, che starnutano per pollini di fiori d'altre terre.”
“Lo ricordi cosa facevi da bambina? Salivi sopra il colle. Non importava quanto fosse lontano il traguardo. Salivi sulla cima. Il vento ti abbracciava e ti trascinava con sé, ma succedeva per poco: poi eri tu a trascinare il vento.”
“Tirava un vento maligno che arruffava una nuvolaglia giallusa.”