“Se non ci assumiamo le nostre responsabilità, i poveri faranno per sempre la guerra ai poveri, mentre le ipocrisie, i carrierismi e le poltrone vinceranno sempre. Stava succedendo qualcosa di irreale in Italia: i ladri si vantavano di esserlo, i poveri erano al limite della sopportazione: una caduta di stile, di popolo e personale. Vangelo e Costituzione continuano a indicarci la strada per risalire la china e tornare a essere un paese civile.”
“Gl'Italiani hanno voluto far un'Italia nuova, e loro rimanere gl'Italianivecchi di prima, colle dappocaggini e le miserie morali che furono ab antico la loro rovina; [...] pensano a riformare l'Italia, e nessuno s'accorge che per riuscirci bisogna, prima, che si riformino loro.”
“L'Italia è l'antica terra del Dubbio. Il dubbio è un gran scappafatica; lo direi quasi il vero padre del dolce far niente italiano.”
“Italia, Italia, O tu cui feo la sorte,Dono infelice di bellezza,ond'hai Funesta dote d'infinitiguaiChe in fronte scritti per gran doglia porte.”
“Ci sono troppi avvocati in Italia: non possono crescere di numero senza che la giustizia perda di severità ed efficienza.”
“Si lamentano degli zingari? Guardateli come vanno in giro a supplicare l'elemosina di un voto: ma non ci vanno a piedi, hanno autobus che sembrano astronavi, treni, aerei: e guardateli quando si fermano a pranzo o a cena: sanno mangiare con coltello e forchetta, e con coltello e forchetta si mangeranno i vostri risparmi. L'Italia appartiene a cento uomini, siamo sicuri che questi cento uomini appartengano all'Italia?”