“Le parole di Gesù sono tremende: maledicono tutti coloro che non lavorano per la giustiziasociale e il bene comune.”
“Siamo stati serviti da Dio che si è fatto nostro prossimo, per servire a nostra volta chi ci sta vicino. Per un discepolo di Gesù nessun vicino può diventare lontano. Anzi, non esistono lontani che siano troppo distanti, ma soltanto prossimi da raggiungere. ”
“La nostra vita è fatta di tante cose, di un fiume di notizie, di tanti problemi: tutto ciò ci spinge a non vedere, a non accorgerci dei problemi delle persone che ci stanno accanto. L’indifferenza sembra essere una medicina che ci protegge dal coinvolgimento, diventa un modo per stare più tranquilli. Ma questa estraneità è un modo che difende l’egoismo e ci rende tristi. Lo star vicino alle persone, versare l’olio della consolazione, toccare la carne dell’altro, farsi carico dei suoi problemi allarga il cuore, rimette in circolazione l’amore e ci fa stare bene.”
“Come creature dotate di inalienabile dignità noi esistiamo in relazione con i nostri fratelli e sorelle, nei confronti dei quali abbiamo una responsabilità e con i quali agiamo in solidarietà. Al di fuori di questa relazione, ci si troverebbe ad essere meno umani.”
“Dio ci offre con misericordia e pazienza questo tempo affinché impariamo ogni giorno a riconoscerlo nei poveri e nei piccoli, ci adoperiamo per il bene e siamo vigilanti nella preghiera e nell’amore.”
Seguire, accompagnareCristo, rimanere con Lui esige un "uscire". Uscire da se stessi, da un modo di vivere la fede stanco e abitudinario, dalla tentazione di chiudersi nei propri schemi che finiscono per chiudere l’orizzonte dell’azione creativa di Dio.