“La matematica come scienza, cominciò quando per primo qualcuno, probabilmente un Greco, dimostrò una proposizione riguardante ‘qualsiasi’ cosa oppure ‘qualche’ cosa, senza specificare una particolare cosa definita.”
“Nei simboli si osserva un vantaggio nella scoperta che è maggiore quando esprimono concisamente l'esatta natura di una cosa e nel contempo la raffigurano; allora infatti la fatica del pensiero è fantasticamente ridotta.”
“Il numero immaginario è un bello e meraviglioso espediente dello spirito divino, quasi un anfibio tra l'essere e il non-essere.”
“La matematica onora lo spiritoumano.”
“Inferocita, la Bestia contorceva i suoi integrali doppi e tripli per rintuzzare i polinomi con cui il re cercava di colpirla, scivolava in una serie infinita di termini indeterminati, poi si risollevava elevandosi a potenza, ma il re la attaccava con una serie di derivazioni parziali e totali da azzerare tutti i suoi coefficienti (si veda il Lemma di Riemann), e nella confusione che ne seguì i costruttori persero completamente di vista il re e la bestia.”
“La matematica può esplorare la quarta dimensione e il mondo di ciò che è possibile, ma lo zar può essere rovesciato solo nella terza dimensione.”