“L'umanità forma un interminabile discorso di cui ogni uomo illustre è un'idea.”
“L’uomo è un albero morente, un albero secco, senza vita; gli uccelli non vi si posano, le nuvole non cantano le loro canzoni per lui, il vento non danza fra i suoi rami. Cos’è accaduto all’uomo, e come gli è accaduto? Perché l’uomo si trova in un simile inferno? Perché ha sempre così tanti problemi? Dev’esserci qualcosa di fondo che non funziona. L’analisi portata dallo Zen, la sua diagnosi, è che tutto questo accade perché l’uomo pensa di esistere.”
“L’albero non pensa di esistere, gli alberi non hanno un sé. Le rocce non pensano, non hanno un sé. Il cielo non ha un sé, la terra non ha un sé. Il sé è la porta sull’infelicità – il Buddha ha chiamato il sé atta, l’ego. Ci sentiamo infelici perché viviamo troppo nell’idea del sé.”
“Non è affatto necessario andare da nessuna parte. Ti è già stato dato tutto. Sei un pazzo che si aggira senza meta e mendica ciò che ha già! Fin dal primo istante Dio ha fatto di te un imperatore; egli non crea mai mendicanti. Se ti sei scelto come ruolo il mendicante, la responsabilità è solo tua – è la tua stupidità.”
“Il desiderio di prendere medicine è forse la più grande differenza fra l'uomo e l'animale.”
“La crudeltà verso gli animali è tirocinio della crudeltà contro gli uomini.”