“Addio, montisorgenti dall’acque, ed elevati al cielo; cime inuguali, note a chi è cresciuto tra voi, e impresse nella sua mente, non meno che lo sia l’aspetto de’ suoi più familiari; torrenti, de’ quali distingue lo scroscio, come il suono delle voci domestiche; ville sparse e biancheggianti sul pendìo, come branchi di pecore pascenti; addio! Quanto è tristo il passo di chi, cresciuto tra voi, se ne allontana!”
“Quanti di voi là fuori sono rimasti feriti in una storia d'amore?E quante volte avete giurato che non avreste mai più amato?Quante solitarie notti insonni?Quante bugie, quanti conflitti?E perché vorreste rigettarvi in tutto questo di nuovo?”
“Per qualche motivo i pub più vicini alle stazioni hanno un’aria particolarmente squallida e terribilmente sporca, forse per via del pallore mortale di cui paiono soffrire le polpette esposte sul bancobar. Ma peggio delle polpette sono i panini.”
“Nessuno arriva in Paradiso con gli occhi asciutti.”
“L'animatriste nel piacere piange.”
“Tacito orror di solitaria selvadi sì dolce tristezza il cor mi bea.”