“Addio, montisorgenti dall’acque, ed elevati al cielo; cime inuguali, note a chi è cresciuto tra voi, e impresse nella sua mente, non meno che lo sia l’aspetto de’ suoi più familiari; torrenti, de’ quali distingue lo scroscio, come il suono delle voci domestiche; ville sparse e biancheggianti sul pendìo, come branchi di pecore pascenti; addio! Quanto è tristo il passo di chi, cresciuto tra voi, se ne allontana!”
“Quel malumore bisbetico dileguò, ma il peso nell'anima rimase: raramente i temporali rischiarano l'aria.”
“Voglio dirti che per me la felicitàè quando non c'è tristezzae la tristezza è quando non ci sei tu.”
“Prova anche tu, una volta che ti senti solo o infelice o triste, a guardare fuori dalla soffitta quando il tempo è così bello. Non le case o i tetti, ma il cielo. Finché potrai guardare il cielo senza timori, sarai sicuro di essere puro dentro e tornerai ad esserefelice.”
“C’è una pericolosatristezza nei primi rumori delle attività mattutine altrui; sembra che il silenzio soffra, quando qualcuno lo rompe.”
“Triste è giungere alla casa paterna quando la folgore s'è abbattuta sulla quercia maggiore.”