“La cosa importante è accettare se stessi. Se la condizione in cui mi trovo è causa di malessere, è segno che la rifiuto. Allora, più o meno coscientemente, tento di essere diverso da come sono; in definitiva non sono io. Se, al contrario, accetto pienamente il mio stato, troverò la pace. Non mi lamento del fatto che dovrei essere più santo, più bello, più puro rispetto a quello che sono ora. Quando sono bianco, sono bianco, quando sono nero, sono nero, punto e basta. Questo atteggiamento non impedisce che continui a lavorare su di me per poter diventare uno strumento migliore; l’accettazione di sé non limita le aspirazioni, al contrario, le nutre. Perché ogni miglioramento partirà sempre da ciò che si è realmente.”
“Fino ai trent'anni, passiamo la maggior parte del tempo a decidere quali aspetti di noi stessi dobbiamo buttare nel sacco dell'immondizia, poi passiamo il resto della vita a tentare di tirarli fuori.”
“La vera saggezza si conquista quando riusciamo a comprendere noi stessi.”
“Gli uomini che non vedono la loro natura e immaginano di poter praticare in ogni momento l'assenza di pensiero sono dei bugiardi e dei pazzi. Precipitano nello spazio senza fine. Sono come ubriachi. Non sanno distinguere il bene dal male. Se hai intenzione di coltivare una tale pratica, devi vedere la tua natura prima di porre fine al pensierorazionale.”
“Anche se possiedi montagne di gioielli e tanti servitori quanti sono i granelli di sabbia lungo il Gange, li vedi quando hai gli occhi aperti. Ma che dire di quando i tuoi occhi sono chiusi?”
“Se non vedi la tua natura, invocare i buddha, recitare i sutra, fareofferte, e osservare i precetti, sono tutte cose inutili. Invocare i buddha produce un buon karma, recitare i sutra produce una buona memoria; osservare i precetti produce una buona rinascita, e fareofferte produce futuri benefici, ma niente buddha.”