“Ma chi è sto Franz Kaltenbrunner? Io non ho mai avuto a che fare con i tedeschi... aaaah sì, forse durante la guerra nel '43. Una volta ai castelli romani c'hanno fermato a un posto di blocco... E c'era quel tedesco che m'ha perquisito e m'ha sbattutto dentro a una stalla, e m'ha dato un sacco di botte. Vuoi vedere che è lui Franz Kaltenbrunner? Fosse morto per le botte che m'ha dato!”
“Sono morto di morte. Defunto, spirato, trapassato, cadavere, perito. Sono una salma. Una salmamorta, molto morta.”
“Che a parlare troppo della morte degli altri si muore con loro.”
“Fa impressione chiamare i vivi con il nome dei morti e fa impressione pronunciare il nome di un morto e sentire un vivo che te risponde.”
“L'intero complesso della tua vita ti travolge quando si vive da soli. Si viene stupefatto da essa. Per sbarazzarsene si tenta di riversare parte di essa sulle persone che vengono a trovarti, e loro lo odiano. Essere soli significa allenarsi alla morte.”
“La maggior parte della gente muore solo all'ultimo momento; altri invece cominciano e ci si mettono vent'anni prima e a volte anche più. Sono i disgraziati della terra.”