“Quando sei venuta al mondo ho sofferto per tre giorni e due notti. Ma non l'ho mai considerata una sofferenza. Dicono che i bambini come te, che sono stati portati così a lungo nell'utero, e ci hanno messo tanto a vedere la luce, sono sempre i bambini più amati, poiché hanno riposato a lungo vicino al cuore della mamma, ed hanno avuto poco desiderio di lasciarla.”
“E perché non avrei dovuto essere risentita a starmene lì seduta giorno dopo giorno, a pomparmi fuori 30 o 40 grammi di latte che la bambina probabilmente non avrebbe voluto... suppongo che la risposta fosse: avevo scoperto il vero amore. L'amore che ripaga la schiavitù e la stanchezza con un piccolo sorriso... ma che sorriso! Era più che sufficiente. La mia attuale prostrazione era in qualche modo più dolce di tutti i piaceri della mia vita passata.”
“E l'amore è eterno, indistruttibile? Può essere considerato tale, al pari di un pacco di plastica lanciato lontano che resiste schiacciato da una roccia? La mia esperienza mi suggerisce che il pensiero d'amore inizialmente diminuisce, accade così, e alla fine, è utile se è biodegradabile.”