“Ognuno fa il viaggio come gli pare.”
“Il Cammino immortale è fatto per chi va alla ricerca di niente. Tranne la voglia di continuare ad andare.”
“A me pare che il passato debba essere lasciato alla discrezione di un organo capriccioso ma affascinante che è deputato in modo particolare al passato e che si chiama memoria. Questa vaglia, butta o conserva secondo il grado d’importanza che attribuisce ai fatti. Questa selezione ha ben poco a che vedere con il giudizio che si dà all’istante. Così, scene che vi sono parse straordinarie, preziose, spariscono senza lasciare traccia, mentre dei momentiumili, magari vissuti senza pensarci, sopravvivono perché pregni di carica emotiva, e un giorno risorgono.”
“Un pellegrino non arriva mai da nessuna parte. Passa, semplicemente. È immerso nel luogo in cui si trova (la sua condizione di appiedato lo mette in contatto diretto col posto e i suoi abitanti) e al tempo stesso ne è più che mai lontano, perché il suo destino non è quello di restare.”
La caratteristica del Cammino è far dimenticare in fretta le ragioni per cui si è partiti, la strada continua ad agire su chi l’ha percorsa. Lo fa lentamente, in maniera sottile e discreta, come è nel suo stile. Un’ “alchimia dell’anima” che non necessita di spiegazioni. Basta partire, lungo i sentieri o sulla carta poco importa.
“Ho già incontrato, per mia sfortuna, innocenti donnette, fragili e dal respiro delicato, che, appena addormentate, trasformano le loro fosse nasali in un olifante, dando fiato a quel corno da caccia con la stessa potenza di Orlando a Roncisvalle.”
“Niente logora più velocemente delle vacanze, quando sono prolungate.”