Nel mondo antico occidentale il classicomodello del cyberpunk è Prometeo, geniotecnologico che “rubò” il fuoco agli dei e lo diede all’umanità. Egli insegnò inoltre al suo pool genetico molte arti e scienzeutili.
I “buoni” nella civiltà cibernetica sono quelli che sono in grado di pensare con la propria testa; la “personaproblematica” nel ventunesimo secolo è viceversa quella che ubbidisce automaticamente senza mai mettere in discussione l’autorità, che agisce per proteggere il proprio status ufficiale, che sceglie di placare e di politicare anziché pensare in modo indipendente.
Non è il tipo di sistema operativo o di computer che si ha davanti che determina il primo passo: è la curiosità, la pazienza, la volontà di “scalare” pian piano i gradini della saggezza e scoprire ogni volta nuove informazioni.
“Tre sono i componenti fondamentali per garantire un ambiente sicuro: hardware senza difetti, software senza difetti e essereumano senza difetti.”
“Il percorso verso l’hacking è lungo, tormentato, fatto di tante prove e curiosità, di tentativi, di errori, di notti insonni passate a digitare codice e di un approccio per così dire naïf agli strumenti elettronici che ci circondano.”