“Ecco più o meno a che punto siamo. Una sorta di bivio, di incrocio dei cammini fra l'idiozia e la depressione, fra un avvenire di imbecilli felici o di intellettuali depressi.”
“La società edonistica e umoristica moderna contribuisce a mettere in evidenza il depresso, a additarlo con aria di rimprovero come elemento di disturbo nell'atmosfera di gioiaconvenzionale e superficiale. Nell'era della contraddizione, dell'atteggiamento cool e soft, del dinamismo motivato, della comunicazione senza complessi, il depresso si nota e si colpevolizza. Egli ha tutto per esserefelice; se non lo è, non può che esserecolpa sua.”
“Il progressoumano ha liberato il pensiero, ma allo stesso tempo ha incrementato l'angoscia di questo pensiero che si ritrova solo con se stesso, solo e libero. Da qui il malessere, mal di vivere che un tempo solo le menti eccezionali conoscevano, e che oggi coinvolge intere folle.”
“La grandezza dell'uomo non consiste nell'esserefelice, ma nell'essereconsapevole, lucido.”
“La progressione sconcertante di convinzioni irrazionali è significativa della reazione contro un mal di vivere dilagante: dietro al successo dell'astrologia, della preveggenza, delle sette, degli integralismi, si ritrova negli adepti la volontà di alienare volontariamente una libertà troppo pesante da sostenere, generatrice di angoscia, aggrappandosi a un credo semplicistico, deterministico, che consente di attribuire tutti gli avvenimenti a una potenza esterna.”
“Il progresso del pensiero è inseparabile dal progresso del mal di vivere; per tale motivo si insinua ora la tentazione di tornare indietro, di una regressione del pensiero verso l'animalità (creare continuamente bisogni artificiali per assorbire la mente nel perseguimento della loro soddisfazione), verso l'oscurantismo (fissare la mente su credenze semplicistiche e rassicuranti).”
“Oltre ai farmaci, efficaci sui neurotrasmettitori ma impotenti contro il pessimismo, l'arma più temibile contro il mal di vivere è l'infantilizzazione degli individui attraverso l'azione di multimedia sempre più potenti. Nel nome della gioia di vivere, assistiamo a una gigantesca regressione culturale e intellettuale.”
“Qualsiasi essereumano che inizi a riflettere è un potenzialepessimista.”
“Il male di vivere è forse la sola ragione per vivere, in quanto segno del progresso del pensiero e della coscienza. La grandezza dell'uomo, in fondo, sta anche nelle sue ferite.”