“- Hooligan: Tu ora lancia biglia di acciaio contro lampadario.- Fantozzi: Ma... ma non c'è nessun motivo.- Hooligan: Meglio!”
“- Filini: Buono, Bobby!- Fantozzi: Eh... ehm... Friedman!- Filini: Ma Friedman non è un nome di cane!- Fantozzi: È vero. Ma come diavolo si chiamerà?- Voce narrante: Si chiamava Ivan il Terribile Trentaduesimo, discendente diretto di Ivan il Terribile Primo, appartenuto allo Zar Nicola, leggendario campione di caccia al mugiko nella steppa e fucilato come nemico del popolo durante la Rivoluzione di ottobre sulla Piazza Rossa.”
“Bisogna superare il confine della violenza individuale che è crimine per arrivare a quella di massa che è storia!”
“La violenza alla natura è un forte ingrediente della nostra civiltà da cento anni a questa parte.”
“Hiroshima non è solo l'emblema della guerra nucleare, ma della guerra, della distruzione e della violenza contro i civili. Non riguarda solo l'opposizione all'uso di arminucleari. Non dovremmo cominciare un'altra guerra perché sarebbe una pazzia.”
“Gli uomini che in casa stanno sotto la pantofola della moglie e non possono aprir bocca si rifanno spesso, com’è noto, in mezzo agli altri uomini.”
“Il footballamericano caratterizza due dei peggiori aspetti della vitaamericana, violenza e riunioni di comitato.”
“I maschi americani oggi sono spaventati da due cose: una donna col coltello e una col cervello.”
“Queste gioieviolente hanno fine violenta.”
“La violenza non è più efficace della non-violenza.”
“Oggi da molte parti si reclama maggiore sicurezza. Ma fino a quando non si eliminano l’esclusione e l’inequità nella società e tra i diversi popoli sarà impossibile sradicare la violenza. Si accusano della violenza i poveri e le popolazioni più povere, ma, senza uguaglianza di opportunità, le diverse forme di aggressione e di guerra troveranno un terreno fertile che prima o poi provocherà l’esplosione. Quando la società – locale, nazionale o mondiale – abbandona nella periferia una parte di sé, non vi saranno programmipolitici, né forze dell’ordine o di intelligence che possano assicurare illimitatamente la tranquillità. Ciò non accade soltanto perché l’inequità provoca la reazione violenta di quanti sono esclusi dal sistema, bensì perché il sistema sociale ed economico è ingiusto alla radice. Come il bene tende a comunicarsi, così il male a cui si acconsente, cioè l’ingiustizia, tende ad espandere la sua forza nociva e a scardinare silenziosamente le basi di qualsiasi sistema politico e sociale, per quanto solido possa apparire. Se ogni azione ha delle conseguenze, un male annidato nelle strutture di una società contiene sempre un potenziale di dissoluzione e di morte. È il male cristallizzato nelle strutture sociali ingiuste, a partire dal quale non ci si può attendere un futuro migliore.”
“Il mondo è lacerato dalle guerre e dalla violenza, o ferito da un diffuso individualismo che divide gli esseri umani e li pone l’uno contro l’altro ad inseguire il proprio benessere. In vari Paesi risorgono conflitti e vecchie divisioni che si credevano in parte superate. ”
“Il Dio della pace susciti in tutti un autentico desiderio di dialogo e di riconciliazione. La violenza non si vince con la violenza. La violenza si vince con la pace!”
“Ci si chiede come possa il cuore dell’uomoideare e realizzare eventi così orribili, che hanno sconvolto non solo la Francia ma il mondo intero. Dinanzi a tali atti, non si può non condannare l’inqualificabile affronto alla dignità della personaumana. Voglio riaffermare con vigore che la strada della violenza e dell’odio non risolve i problemi dell’umanità e che utilizzare il nome di Dio per giustificare questa strada è una bestemmia!”
“Sappiamo quanta violenza abbia prodotto nella storia recente il tentativo di eliminare Dio e il divino dall’orizzonte dell’umanità, e avvertiamo il valore di testimoniare nelle nostre società l’originaria apertura alla trascendenza che è insita nel cuore dell’uomo.”