“Andai in cucina a preparare il caffè... fiumi di caffè. Denso, forte, bollente, spietato, corrotto. Il sangue degli uomini esausti.”
- Questa la chiami ""una soluzione diplomatica"?- No, lo chiamo ""un combattivo negoziato".
“La vita sembra più facile quando riesci ad aggiustare qualcosa.”
“Solo perché un problema non è ancora stato risolto non è detto che sia impossibile da risolvere.”
“Nessun problema può essere risolto congelandolo.”
“L'abbondanza delle soluzioni agli aspetti dell'esistenza è pari solo alla loro futilità.”
“Dio era una soluzione e non ne troveremo mai una altrettanto soddisfacente.”
“Penso che la cosa gradevole più vicina al risolvere un problema sia nel trovarci un po' di umorismo.”
“Non gli era mai passato per la testa che si potesse affrontare quel problema da un altro punto di vista.”
Il Grande Maestro e il Guardiano condividevano l'amministrazione di un monastero zen. Un giorno, il Guardiano morì e fu necessario sostituirlo. Il Grande Maestro riunì tutti i discepoli per scegliere chi avrebbe avuto l'onore di lavorare direttamente al suo fianco. "Vi esporrò un problema - disse il Grande Maestro - e colui che lo risolverà per primo sarà il nuovo Guardiano del tempio". Terminato il suo brevissimo discorso, collocò uno sgabellino al centro della stanza. Sopra c'era un vaso di porcellana costosissimo, con una rosa rossa che lo abbelliva. "Ecco il problema", disse il Grande Maestro. I discepoli contemplavano, perplessi, ciò che vedevano: i disegni raffinati e rari della porcellana, la freschezza e l'eleganza del fiore. Che cosa rappresentava tutto ciò? Cosa fare? Qual era l'enigma? Dopo alcuni minuti, uno dei discepoli si alzò, guardò il Grande Maestro e gli allievi tutt'intorno. Poi, si avviò risolutamente al vaso e lo scagliò per terra, mandandolo in frantumi. "Tu sarai il nuovo Guardiano", disse il Grande Maestro all'allievo. E non appena questi fu tornato al suo posto, spiegò: "Io sono stato molto chiaro: ho detto che vi trovavate davanti a un problema. Non importa quanto bello e affascinante esso sia, un problema deve essere eliminato. Un problema è un problema; può trattarsi di un rarissimo vaso di porcellana, di un meraviglioso amore che non ha più senso, o di un cammino che deve essere abbandonato, ma che noi ci ostiniamo a percorrere perché ci fa comodo… C'è solo una maniera di affrontare un problema: attaccandolo di petto. In quei momenti, non si può né avere pietà, né lasciarsi tentare dall'aspettoaffascinante che qualsiasi conflitto porta con sé".
“Sono proprio le soluzioni più semplici quelle che in genere vengono trascurate.”
“Non c’è nulla che chiarisca le idee quanto l’esporle a un’altra persona.”
“C'è una differenza evidente tra me e James Bond. Lui è capace di risolvere i problemi!”
Il motto, "continua a perseverare", ha risolto e sempre risolverà i problemi della razzaumana.
“Non possiamo risolvere i nostri problemi più gravi mantenendo lo stesso assetto mentale che ci ha portato a generarli.”