“Questo si faceva. Si moriva. Non si sapeva di cosa si trattasse. Non si aveva mai il tempo di imparare. Si veniva gettati dentro e si sentivano le regole e la prima volta che vi acchiappavano in fallo vi uccidevano.”
“Ognuno di noi deve combattere contro 4.000 dei loro, è impossibile.”
“Dove il soldatotedesco mette piede, là resta!”
“Gli uomini più anziani dichiarano la guerra. Ma sono i giovani che devono combattere e morire.”
“Ero un soldato di fanteria durante la Seconda guerra mondiale, ecco perché oggi sono sordo.”
“I bambini giocano ai soldati: Ciò è comprensibile. Ma perché i soldati giocano a fare i bambini?”
“Non credo che essere contro la guerra equivalga al non supportare le nostre truppe impegnate al fronte.”
“[Procedendo in avanscoperta]- Hall: Mi chiedo se gli altri si sono persi come noi.- Winters: Non ci siamo persi soldato: siamo in Normandia.”
“Si vede chiaramente dalla guerra in corso che razza si animale sia un soldato. Si lascia utilizzare per instaurare la libertà, per opprimerla, per rovesciare i re, per mantenerli sul trono.”
“Se solo sapeste che amico ho perso in battaglia... È successo non quarantadue anni fa, ma l’altro ieri... In mezzo alle montagne, nella sabbia, dove il caldo brucia tutto, infuocando la mia memoria, ormai lontana dall’infanzia. Noi da ragazzi leggevamo libri di guerra, lui di certo non poteva immaginare che sarebbe toccato a me trascinare il suo corpo dietro le pietre. Lontana trenta metri, soltanto trenta metri, ma quanto era lontana quella strada, tra notte e giorno... Sabbia e pietre, triste luce della luna sconosciuta sopra le teste. Onore alla bandiera! Addio amico mio, d’ora in poi sarai per sempre con noi. Perdonami, perché tu sei morto e io soltanto ferito, nelle montagne afghane, in Afghanistan. Se solo sapeste che amico ho perso in battaglia... La maledetta polvere ci riempiva gli occhi, e bruciava, colpito, il nostro blindato, nel cielo, come una libellula, volteggiava l’elicottero e, come voci dal passato, ovunque si sentiva urlare «Avanti!»... Come un nervo, si è strappato come un nervo teso e dolorante, e dall’alto verso di lui è partita in volo una pallottola... Sabbia e pietre, triste luce della luna sconosciuta sopra le teste. Onore alla bandiera! Addio amico mio, d’ora in poi sarai per sempre con noi. Perdonami, perché tu sei morto e io soltanto ferito, nelle montagne afghane, in Afghanistan.”
“Spesso gli altri soldati, quando scoprivano che facevo il cecchino, mi domandavano cosa ci fosse di così bello nel mio ruolo da spingermi a vagare di notte in mezzo al territorio nemico, passando tra i campi minati, rischiando la vita per prendere la posizione migliore e stare lì immobile per ore a spiare il nemico, quando spesso tutto si risolveva in pochi secondi, o con l’esplosione di un solo colpo... Io sorridevo appena, ma se fossi stato sicuro di non esserefrainteso avrei risposto che quello che mi muoveva era un enorme amore per la morte, il vero piacere che solo la caccia agli esseri umani riesce a dare. Un’emozione malata.”
“Dal comando arrivavano di volta in volta numeri diversi: prima si parlava di mille terroristi, poi di millecinquecento, infine di quasi tremila. Ogni ora il numero saliva come fossimo stati a un’asta. Una cosa però era certa: molti di loro erano arabi e afghani, gente povera assoldata per combattere, quasi tutti tossicodipendenti. Prima di affrontare la battaglia si facevano così tanto di eroina che, quando avevano finito le munizioni, andavano incontro ai nostri soldati come degli zombi, con le braccia penzoloni e gli occhi spalancati. Quei poveracci avevano fatto tanta strada per combattere un paio di volte contro di noi e poi morire così miseramente.”
“Il terreno era caldo, sembrava quasi bollente: attraverso il giubbotto lo sentivo vibrare a ogni esplosione. Così il sonno mi stava prendendo, e guardando il cielo stellato sentivo una pungente sensazione di paura e debolezza: perché non riuscivo più a capire se le stelle che vedevo lassù in alto erano vere, o se erano solamente delle pallottole infuocate che mi sarebbero cadute addosso. Mi domandavo cosa potevano essere quelle luci, e nel dubbio mi sono addormentato: ero troppo stanco, così stanco che mi sarei lasciato ammazzare dalle stelle che confondevo con il piombo infuocato che cadeva sopra di me senza pietà.”
“La nostra bandiera nazionale dovrebbe recare una grande scritta. Ho famiglia.”
“Quando ascoltando vecchie canzoni o addirittura marce militari sento un brivido che comincia a serpeggiarmi per le vene, mi oppongo alla tentazione dicendomi che anche gli scimpanzé, per prepararsi o istigarsi alla lotta, emettono rumori ritmici.”