“Ho smesso di usare Twitter perché la gente mi rubava l'identità.”
“La facilità del selfie permette di dare libero sfogo alle stupidetendenze narcisistiche umane, che la maggiore difficoltà della pittura prima, e della fotografia delle origini poi, teneva parzialmente a bada. Oggi che ciascuno può fotografarsi in continuazione, come prima solo ai divi era concesso, i social network come Facebook, Instagram, Twitter e Whatsapp sono diventati i rotocalchi samizdat dei «poveri e brutti».”
“Twittare e scrivere messaggi può esseredivertente, ma in alcun modo tutto ciò può nutrire la mente e lo spirito, cosa che invece la letteratura sa ben fare.”
“Internet, Facebook e Twitter hanno creatocomunicazioni di massa e spazi sociali che il regime non può controllare.”
“I tempi sono cambiati: il prossimo presidente della Repubblica finirà per dover condensare il suo messaggio [di fine anno alla Nazione] in un tweet.”
“Frequento poco i social, ma sono diventati piuttosto aggressivi. E visto che io sono per il peace & love, vorrei che i leoni da tastiera rimanessero tali. E non li paragonerei ai leoni, che sono animali fantastici: sono zecche da tastiera.”
“Una generazione cresciuta con Internet sembra non curarsi dell’avversione degli economisti classici per la condivisione della creatività, delle competenze e delle esperienze, e perfino di beni e servizi in un ambito collettivo e indiviso, finalizzato alla promozione del bene comune. Gli economisti classici considererebbero un contesto economico di questo tipo contrario alla naturaumana e destinato al fallimento per la semplice ragione che gli uomini sono innanzitutto e soprattutto egoisti, competitivi e predatori, e quindi approfitterebbero della buona fede e dell’ingenuità dei propri simili per impossessarsi dei contributi altrui e fare da sé, ottenendo un rendimento superiore. Queste idee sembrano aver perso ogni forza: oggi centinaia di milioni di persone sono attivamente impegnate in reti sociali collaborative su Internet, alle quali offrono il proprio tempo e le proprie conoscenze, di solito in modo gratuito, per promuovere il benessere di tutti. Perché lo fanno? Per la pura gioia di condividere la propria vita con gli altri, nella convinzione che contribuire al benessere dell’insieme non diminuisce in alcun modo la parte che loro spetta, ma, anzi, l’amplifica e la moltiplica. Gli spazi sociali di Wikipedia e di Facebook, per esempio, costituiscono una sorta di sfida alle basi della teoria economica classica, secondo la quale l’uomo è una creatura egoista, continuamente tesa all’autonomia. L’energia e la comunicazione della Terza rivoluzioneindustriale fanno emergere una gamma del tutto diversa di pulsioni biologiche: il bisogno di socialità e la ricerca di condivisione.”
“Il pensiero patriarcale, le rigide norme sociali e i comportamenti xenofobi degli anziani sono totalmente alieni a una generazione cresciuta con i mezzi di comunicazione di massa e i social network, che invece enfatizzano la trasparenza, i comportamenti collaborativi e le relazioni da pari a pari, e che segnano uno spartiacque storico anche nelle coscienze.”
“Divenute entità disincarnate, le persone hanno sempre più bisogno di una tutela del loro «corpo elettronico».”
“Tutte le piattaforme offrono anche piccole applicazioni per Facebook, il social network ‘generalista’ più diffuso, che permettono all’utente di far comparire lo ‘scaffale’ dei libri posseduti o in lettura all’interno del proprio profilo su Facebook, e di condividere anche su Facebook recensioni o commenti sui libri letti.”
“Le principali piattaforme di social reading disponibili in rete sono sei o sette.”
“I social network sono, come internet, sono una grande risorsa e una grande rivoluzione. Sia nel costume, nella cultura che nell’informazione. Come tutte le cose hanno dei lati positivi e negativi. Credo che in questo caso i lati positivi superino di gran lunga quelli negativi.”
“In Rete funziona solo la spontaneità, se sei costruito si vede.”
“L’identità online è raccontare se stessi.”
E' consigliabile la creazione di un profilo Google Plus e un’interazione con almeno 300/400 persone tramite le “Cerchie”.