“In fondo a ogni credo c'è qualcosa di terribile e duro, e un giorno il credente potrebbe dover soffrire per questo qualcosa.”
“Sciagurati coloro che, per non essere scellerati, hanno bisogno della religione.”
“La verità è che gli uomini animati da una fede comune non hanno nulla di più urgente che sterminare quelli che la pensano diversamente, soprattutto se la differenza è minima.”
“Non è Dio che è morto, è questo Papa che è vivo.”
“Sembra che sulla scia della crisi dei mercati finanziari occidentali si stia delineando non solo una geopolitica e una geoeconomia dello spread, ma anche una sorta di georeligione del differenziale fra interessi sui titoli di Stato tedeschi e dei Paesicattolici.”
“Se gli uomini sono tanto perversi con la religione, come sarebbero senza di essa?”
“Molti hanno discusso di religioni che non hanno mai praticato.”
“Quanti osservano la nascita di Cristo! Quando pochi i suoi precetti! Oh, è più facileosservare le feste che i comandamenti.”
“Ci sono buoni motivi per pensare che, nell'evoluzione del pensiero, la religione sia successiva alla magia.”
“Per religione, dunque, intendo una propiziazione o conciliazione delle forze superiori all'uomo che si crede dirigano e controllino il corso della natura e della vitaumana.”
“Se qualcuno giunge al punto di accettare acriticamente tutte le assurdità che le dottrinereligiose gli trasmettono, e perfino di ignorarne le contraddizioni vicendevoli, la sua debolezzaintellettuale non deve stupirci oltremodo.”
“La religione è un'illusione, corrisponde, secondo un'impostazione classicamente illuministica, al trattenersi dell'umanità in una condizione di minorità: in una condizione infantile di un umano che continua a delegare ad altri - alla figura paterna (ma anche materna) del Dio - il possibilesoddisfacimento dei propri bisogni, anziché approdare alla maturità adulta dell'autonomiaumana, ovvero la gestione, responsabile in prima persona, della propria bisognosità.”
“La religione é un narcotico con cui l'uomo controlla la sua angoscia, ma ottunde la sua mente.”
“Le rappresentazioni religiose sono scaturite dallo stesso bisogno che ha generato tutte le altre acquisizioni della civiltà, ossia dalla necessità di difendersi contro lo schiacciante strapotere della natura.”
“Ci si potrebbe arrischiare a considerare la nevrosi ossessiva come un equivalente patologico della formazione religiosa e a descrivere la nevrosi come una religiosità individuale e la religione come una nevrosi ossessiva universale.”