“Per conquistare ciò che vale la pena di possedere, può esserenecessarioperdere ogni altra cosa.”
“Oggi davvero ignoro che luogo sia una madre. Mi manca come può mancare la salute, un riparo, una certezza. È un vuoto persistente, che conosco ma non supero. Gira la testa a guardarci dentro. Un paesaggio desolato che di notte toglie il sonno e fabbrica incubi nel poco che lascia. La sola madre che non ho mai perduto è quella delle mie paure.”
Marcus, sai qual è l’unico modo per misurare quanto ami una persona?” “No.” “Perderla.".
“Vincere è sempre una grande tentazione: il prezzo è la perdita dell'uguaglianza.”
“Io non lo so se non smetterai mai di mancarmiMa io non lo so e non lo voglio sapere maSono condannata a pensarti per sempre.”
“Di molte cose pare che non si possa far senza: poi quando si perdono o loro si rinuncia, ci accorgiamo che si può far senza benissimo anche di esse. E così dovrebbe essere anche per la vita che sembra, a chi la possiede, indispensabile.”
“È nella separazione che si sente e si capisce la forza con cui si ama.”
Sentiamo sempre le persone parlare della “perdita di sonno” come di una calamità. Farebbero meglio a definirla una perdita di tempo, di vitalità e di opportunità.
Non dire mai di una cosa o di una persona. "L'ho perduta"; dì sempre: "L'ho restituita".
“La frantumaglia è il deposito del tempo senza l’ordine di una storia, di un racconto. La frantumaglia è l’effetto del senso di perdita, quando si ha la certezza che tutto ciò che ci sembra stabile, duraturo, un ancoraggio per la nostra vita, andrà a unirsi presto a quel paesaggio di detriti che ci pare di vedere.”
“Ero incapace di essere io il modello di me stessa. Senza di lui non avevo più un nucleo a partire dal quale espandermi fuori dal rione e per il mondo, ero un mucchio di detriti.”
“Amore mioti sto aspettando.Quanto è lungoun giorno al buioo una settimana. Il fuoco è spento ormai e io sento un freddo orribile. Forse dovrei trascinarmi fuorima poi ci sarebbe il sole.Ho paura di sprecare la luceper l'inno coloratoper scrivere queste parole. Moriamo.Moriamo ricchi di amanti e di tribùdi gusti che abbiamo inghiottitodi corpi che abbiamo penetrato risalendoli come fiumidi paure in cui ci siamo nascosticome in questa caverna stregata senza memoriaqualunquismoindifferenzamediazioni e ripensamenti.Voglio che tutto ciò resti inciso sul mio corposiamo noi i veri paesinon le frontiere tracciate sulle mappecon i nomi di uominipotenti.Lo so che tornerai e mi porterai fuori di quinel palazzo dei venti.Non ho mai voluto altro che camminare in un luogo simile con te, con gli amici. Una terra senza mappe. La lampada si è spentae sto scrivendo nell'oscurità.”
“Ciò che è perduto in questo mondosociale viene proiettato in un mitico aldilà.”
“Il timbro si sbiadisce. La lama si smussa. Il dolore si affievolisce. Ogni amore è scolpito nella perdita.”
“Amare qualcuno, si rese conto, significava considerarlo così prezioso da non sopportare l’idea di perderlo.”